Durante un convegno organizzato da Aias, il dirigente del Mase Fabrizio Penna ha anticipato che il testo del nuovo decreto approderà in Consiglio dei ministri subito dopo il via libera dell’Ecofin alla revisione del Pnrr proposta dall’Italia. La modifica prevede che gli impianti già autorizzati e ammessi agli incentivi possano essere realizzati fino al 2029, inclusi quelli dedicati al biometano e alle comunità energetiche rinnovabili.
Il 12 dicembre, infatti, l’Ecofin dovrebbe esprimersi sull’ultima versione della richiesta italiana di aggiornamento del Pnrr, la quale introduce una proroga per i progetti di agrivoltaico, biometano e Cer che, secondo gli attuali tempi di sviluppo, non riuscirebbero a essere completati entro il limite del 30 giugno 2026 previsto dai bandi.
Nel frattempo il Governo sta definendo un decreto-legge Pnrr che recepisce la nuova impostazione voluta dal ministro Foti. Il provvedimento consentirà ai soggetti beneficiari di portare a termine i progetti entro il 2029, evitando così la perdita degli incentivi legati al piano. Le risorse saranno comunque erogate attraverso un fondo dedicato, una specifica “facility” istituita presso il Gse.
Queste informazioni sono state illustrate da Penna, responsabile della missione Pnrr del Mase, nel corso dell’incontro promosso dall’Associazione Italia Agrivoltaico Sostenibile, ospitato oggi (26 novembre) nella sede del Gse.
L’esame del decreto da parte del Consiglio dei ministri è atteso a breve, subito dopo il via libera europeo, e in ogni caso entro la fine dell’anno.
Secondo Penna, “l’agrivoltaico rappresenta uno dei casi di successo del Pnrr, che però rischiava di trasformarsi in un fallimento” a causa delle difficoltà oggettive legate alle autorizzazioni e alla connessione alla rete, fattori che avrebbero potuto far slittare la realizzazione degli impianti oltre la scadenza del prossimo anno.