“Nuovo” Pnrr italiano arricchito dal capitolo REPowerEU

“Nuovo” Pnrr italiano arricchito dal capitolo REPowerEU

Nel “nuovo” Pnrr italiano, arricchito dal capitolo REPowerEU, emergono nuove misure a sostegno di rinnovabili ed efficienza energetica: dai fondi aumentati per il bando sul Parco agrisolare a incentivi per impianti fotovoltaici al servizio delle aziende, fino ai fondi per il risparmio energetico nell’edilizia sociale.

145 misure, nuove o modificate, comprende il Piano, tra cui quelle del capitolo dedicato a REPowerEU.

Parco agrisolare

La versione aggiornata del Pnrr aumenta anche le risorse per il bando Parco agrisolare destinato alle aziende agricole e di allevamento, per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori.

Il budget totale per la misura nel nuovo Pnrr ora è diviso in 1,175 miliardi per la parte FV, 822,5 milioni per le ristrutturazioni energetiche e 352,5 milioni per il raffrescamento efficiente.

In tema di agricoltura, da segnalare che l’aggiornamento del Piano prevede anche 2 miliardi per il finanziamento dei contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

 

Filiere strategiche

Altri 2,5 miliardi di euro del Pnrr aggiornato sono destinati allo sviluppo delle filiere strategiche per la transizione verso un’economia a zero emissioni, l’efficienza energetica dei processi produttivi e la sostenibilità degli stessi.


Efficienza energetica e “rafforzamento Ecobonus”

Istituito un fondo di 1,381 miliardi di euro, in favore di famiglie a basso reddito e dei giovani, per l’efficientamento energetico degli immobili di edilizia abitativa pubblica e per i condomini.

Da segnalare anche il budget aggiornato a 1,395 mld per “rafforzare Ecobonus e Sismabonus”.

Il Pnrr rivisto dedica poi 1 miliardo all’efficienza energetica nelle strutture sanitarie.


Fer ed efficienza nelle aziende

Nel nuovo capitolo REPowerEU nel Pnrr “Transizione 5.0 Green” è uno dei nuovi investimenti più importanti, con circa 6,3 miliardi di budget e sarà un credito di imposta che interessa i beni digitali (beni 4.0 materiali e immateriali), quelli per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da rinnovabili e la

formazione del personale in competenze per la transizione ecologica.

In dettaglio, il budget da 6,3 miliardi è diviso tra 3,78 miliardi per la parte efficienza energetica, 1,89 mld per autoproduzione da Fer e 630 milioni per la formazione del personale.

Secondo la proposta di luglio, ricordiamo, la misura verrebbe messa in campo nel 2024 per interventi da realizzare entro il 2025 (sempre secondo la proposta di Roma), e il credito di imposta sarebbe destinato alle imprese di “tutti i settori strategici dell’economia incluso il turismo”.


Per approfondire l'argomento, ecco il link della fonte: Venti S.R.L.


I-Green S.r.L.

 

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